Il turismo si sta spostando sempre di più verso la campagna, molte persone scelgono un’azienda agricola o l’agriturismo per passare qualche giorno lontano dal caos cittadino. Quindi, quale miglior destinazione per un casale se non una struttura ricettiva, come un agriturismo, un osteria, un ostello o una casa vacanze? Le nostre campagne sono piene di fabbricati in disuso, e quindi appetibili per un investimento. Tuttavia, la ristrutturazione di un casale risulta essere abbastanza impegnativa, dovendo essere eseguita in maniera scrupolosa e corretta.
La prima regola quando si ristruttura un immobile rurale è non snaturare l’aspetto originario. A volte è inevitabile riorganizzare gli spazi interni, anche in questo caso è importante sottolineare le peculiarità dell’immobile originale, utilizzando per quanto possibile materiali naturali.
Determinante la scelta dei rivestimenti. Per i pavimenti la scelta dovrà ricadere su piastrelle di origine naturale, come il cotto, il parquet o la graniglia di marmo.
Per quanto riguarda le pareti, oltre alla classica imbiancatura a base calce, ottima per risanare in maniera naturale travi in legno e pareti soggette a macchie di umidità, puoi utilizzare rivestimenti decorativi dal potente effetto antisettico come il marmorino.
Nel redigere un progetto di ristrutturazione di una casa di campagna, è importante decidere come utilizzare ambienti tipici dell’architettura rurale come la stalla e il fienile. Questi locali molto spesso vengono trasformati in piccoli rustici o cielo terra da affittare per l’estate.
Il risultato finale sarà sorprendente e l’investimento vincente.